Studio Dentistico Belvedere

direttore sanitario Dott. Francesco Ferrari

Ortodonzia

L’Ortognatodonzia è l’insieme delle conoscenze e delle tecniche necessarie per rendere i denti “diritti” e la masticazione funzionale, comprende quindi lo studio di tutti i fenomeni che hanno qualche collegamento con denti e masticazione.

L’alterata posizione dei denti non è quasi mai dovuta a problemi propri dentali ma quasi sempre a cause esterne: caratteristiche genetiche, muscolatura, respirazione, abitudini viziate, vista, postura, sistema nervoso volontario e autonomo, possibili traumatismi, malattie generali possono influenzare

in vario modo la situazione anatomica e funzionale della dentatura.

L’apparecchio ortodontico non toglie mai le cause ma solo gli effetti del problema; l’ortodontista quindi non può e non deve limitarsi a “mettere l’apparecchio”, come l’ortopedico non si limita ad applicare gessi e busti, ma fa una diagnosi sul tipo e le cause della malocclusione e attua poi una terapia, che molto spesso è “un apparecchio”, ma comprende sempre delle azioni mirate sulle cause, che possono coinvolgere prima di tutto il medico curante e quindi anche altri specialisti, come l’otorinolaringoiatra, il fisiatra, l’osteopata, il logopedista, l’oculista, il posturologo o il kinesiologo.

Per poter arrivare a mettere “un buon apparecchio che sia efficace e duri il minor tempo possibile” si deve prima di tutto fare una buona diagnosi, e per questo occorre prima di tutto una buona visita, e quindi una buona raccolta di dati (modelli di studio, immagini, radiografie, valutazione generale con pedana stabilometrica e analizzatore posturale, ed altri esami complementari eventualmente necessari) per poter arrivare ad una terapia il più possibile precisa nei modi e nei tempi; se non si conoscono bene le cause del problema, la forma e la crescita dell’osso, la lunghezza delle radici, la quantità di spostamento necessario, non si potrà mai arrivare a qualcosa di preciso nei risultati e nel preventivo di durata e di costo della terapia. In caso di effettuazione di terapia ortodontica il costo sostenuto per questi appuntamenti sarà detratto dal preventivo della terapia.

Non esiste un apparecchio “buono per tutti” né un anno specifico adatto per fare una terapia ortodontica: a seconda dei problemi presenti si deve intervenire in età e con mezzi diversi in uno o più tempi di terapia.

Esistono vari tipi di trattamento ortodontico che possono essere grossolanamente divisi in due famiglie, il trattamento intercettivo e quello completo. Alcuni problemi scheletrici e funzionali devono essere trattati appena visti perché possono portare, se non affrontati, a problemi nello sviluppo armonico del viso; per fare questo si attua un trattamento intercettivo ortodontico-ortopedico che mira molto di più alla neutralizzazione scheletrica e alla risoluzione dei problemi funzionali presenti (per esempio respirazione, deglutizione ecc.) che non alla posizione dei denti, e spesso necessita di una seconda parte più “dentale” al picco di crescita. Un trattamento “ortodontico” è invece più strettamente dentale, si effettua a permuta dentaria ultimata o comunque molto avanzata e mira ad ottenere “una bella dentatura”.

Come già scritto prima, l’apparecchio non toglie le cause, ma solo gli effetti: alcune cause a volte non possono essere rimosse (una respirazione orale obbligata, un muscolo che lavora troppo ecc.) per cui a fine terapia si dovranno utilizzare degli apparecchi di contenzione, la cui durata varia a seconda dell’importanza del problema; così anche dopo aver terminato una terapia intercettiva il paziente va seguito fino alla maturità per una probabile seconda parte al picco di crescita, perché è molto difficile che una persona che a 6 anni è disfunzionale dopo la terapia intercettiva diventi perfetta.

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